NEBRAIE nasce nel 2014 con l’idea di far rinascere un territorio montano dedicandosi alla produzione e vendita di vino in un luogo ove in passato, fino allo spopolamento iniziato dagli anni 60’ del Novecento, la coltura della vite era assai diffusa ed oltre al Timorasso erano presenti molteplici varietà di vite molte delle quali sconosciute.
La realizzazione del progetto è stata possibile attraverso un attento recupero dei terreni della famiglia di Andrea Tacchella, nel rispetto della biodiversità e dei principi dell’agricoltura biologica.
La superficie aziendale adibita a vigneto è pari a 4 Ha suddivisi in 3 appezzamenti, uno dei quali, NEBRAIE, dà il nome all’azienda agricola.
La gestione del terreno per Andrea ha un’importanza fondamentale perché per ottenere un vino vero e naturale bisogna mantenere vivo l’humus del terreno e preservare la biodiversità. Questo lo fa attraverso la distribuzione di letame biologico in pellets e la pratica del sovescio.
A queste pratiche abbina l’arieggiatura/lavorazione del terreno dei filari non seminati in primavera ed in estate.
Durante la stagione sfalcia periodicamente l’interfila con una trincia a catene che permette di proteggere maggiormente il suo dall’evaporazione estiva tramite il cover crop, una sorta di pacciamatura.
Esegue poi una lavorazione meccanica del sottofila con interceppi rotante sia per il taglio dell’erba sia per la lavorazione del terreno.
Oltre al terreno pone grande attenzione alla gestione della pianta iniziando con la potatura invernale: applica il metodo Simonit e Sirch ovvero una potatura dolce, ramificata che permette di dare un maggior equilibrio alla pianta nel tempo. Il lavoro prosegue in primavera estate con la potatura verde.
Durante la stagione vegetativa sino alla vendemmia svolge una serie di trattamenti di copertura con l’atomizzatore costituiti solo da idrossido di rame e zolfo bagnabile entrambe in forma liquida; mentre la flavescenza è per legge tenuta a bada con il piretro.
Pochi giorni prima della raccolta delle uve, seleziona alcune ceste di uva per creare il pied de cuve. Senza questa antica tecnica si lascerebbe al caso la fermentazione alcolica naturale, con molti rischi. L’uva viene quindi ammostata. Dopo un paio di giorni, i lieviti indigeni iniziano la fermentazione e normalmente nel volgere di una settimana il mosto raggiunge la piena fermentazione.
Si procede così alla vendemmia manuale in cassette del vigneto. Rimorchio dopo rimorchio porta l’uva in cantina dove le uve sono sottoposte ad una pressatura diretta soffice per mantenere la freschezza e l’integrità dell’uva. Il mosto ottenuto finisce in vasche di acciaio.
La fermentazione avviene con lieviti indigeni e dopo qualche giorno dal suo avvio aggiunge il mosto in piena fermentazione del pied de cuve. Al termine della fermentazione esegue un travaso al fine di mantenere le sole fecce fini e se l’annata lo richiede aggiunge anidride solforosa. Da questo momento in poi il vino si affina sulle medesime sino al momento dell’imbottigliamento.
Il vino non viene filtrato e non subisce alcuna pratica enologica.

Nebraie condivide il progetto di Evoluzione Naturale

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NEBRAIE
Fraz. Sisola, 11
15060 Rocchetta Ligure (AL)
Tel.: +39 338 1511 653
E-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Web: www.nebraie.it